Questo libro è utilissimo, per genitori e maestri delle materne.
Di tutti gli orientamenti, steineriani e no. E’ un libro pratico, non è un libro di teorie più o meno complesse. Un libro costruito con l’intervento di diversi autori, tutti norvegesi, che raccontano le loro esperienze educative. Utile a noi genitori, che possiamo ritrovare tanti errori, e come correggerli per portare i nostri figli verso la scuola primaria valorizzando l’individualità del bambino, la sua creatività, la sua curiosità verso il mondo; utile ai maestri delle scuole materne, perché pieno di stimoli, idee, riflessioni.
L’approccio steineriano è molto spesso rivoluzionario rispetto alla cultura in cui siamo cresciuti: la pedagogia steineriana ci insegna a preservare nei bambini l’aspetto dell’immaginazione, evitando eccessive stimolazioni intellettuali.
E’ l’opposto della cultura produttiva, che vuole i nostri figli primeggiare da subito in intelligenza e in conoscenza.
I bambini steineriani, sviluppando la fantasia, la creatività, la manualità e il rapporto con la natura (con il valore didattico di frequenti passeggiate nei boschi), quando sarà il momento impareranno le scienze, la grammatica e le arti senza problemi. Gli esempi raccontati nel libro sono molto convincenti.
La prima parte del libro parla di aspetti pratici della pedagogia steineriana, in primis il fatto che nei primi sette anni il bambino è per natura imitatore, e di questo si deve tener conto, per coinvolgerlo nelle faccende quotidiane, facendolo lavorare con noi, per gioco.
Nelle scuole steineriane si dà molta importanza alle feste stagionali, sono riti, e sono modi di scandire il tempo.
Poi si parla dell’importanza di raccontare le fiabe, del giocare al teatrino, dei girotondi e delle filastrocche. Di come giocare con gli strumenti musicali, di come valorizzare il canto. Di come costruire giocattoli di legno e di stoffa insieme ai bambini. Del rapporto con la natura. Dell’interpretazione dei disegni nei bambini, nella prima fase dell’infanzia i disegni seguono regole ancestrali, uguali in tutto il mondo, perché i bambini nel disegno esprimono se stessi, poi i bambini crescono e allora raccontano ciò che li circonda.
Si parla anche di alimentazione, di come vivere la malattia in casa con il bambino, di attività fisica… sono tanti argomenti, per questo credo che questo libro offra stimoli sia ai genitori inesperti che agli educatori professionisti.