Italiano
Alla cura ed allo sviluppo delle capacità linguistiche, sia orali sia scritte, viene dato molto rilievo, essendo queste il principale mezzo di comunicazione e di espressione dell’essere umano.
Inoltre, la stessa formazione della personalità si avvale di questa disciplina, il cui processo di apprendimento si articola nella graduale presa di coscienza delle strutture che stanno a fondamento della già acquisita capacità di saper parlare.
La particolarità che accompagna nel corso degli anni lo sviluppo di questa materia consiste nell’educare i bambini a parlare, declamare e recitare con tutto l’essere, in modo che la forma attraverso cui giunge ad espressione il suono articolato sia il più possibile coerente con il contenuto da esprimere.
A tal fine viene destinato quotidianamente del tempo alla recitazione.
Un bambino che tutti i giorni ascolta ed esercita con naturalezza un linguaggio espressivo e artistico acquisisce un lessico ricco ed appropriato, scandisce con gusto le parole e formula spontaneamente costruzioni sintattiche corrette.
Tutti i giorni, all’ apertura della mattinata, la classe si ritrova per recitare ed interpretare attivamente, dapprima insieme, poi a gruppi ed infine individualmente, poesie e testi di prosa inerenti alla disciplina dell’epoca corrente.
Questi lavori possono essere poi presentati in occasione di feste o recite.
Periodicamente ogni classe prepara una rappresentazione teatrale; in questi allestimenti viene data importanza non tanto al prodotto finito, quanto al processo di elaborazione della recita da parte della classe stessa, poiché tutti gli alunni ricevono un grande beneficio da questa esperienza.
Spesso si destano nei bambini talenti insospettati, che permettono loro di migliorare l’autostima.
Alle vive esperienze linguistiche delle prime classi segue l’introduzione della Grammatica, che per la sua natura strutturante viene insegnata in modo molto progressivo.
Dalla morfologia alla presentazione dei suoni speciali che caratterizzano la lingua italiana, dalla cura dell’ortografia all’analisi grammaticale, si giunge poi agli elementi più complessi della sintassi semplice e composta, quando in prepubertà è incipiente il presentarsi delle capacità di pensiero deduttivo, logico e analitico.
Per quanto riguarda le forme di testo, dopo i primi anni di scuola, nel passaggio dalla parola alla frase e da questa al periodo più complesso, si colgono tutte le occasioni per realizzare riassunti, cronache, temi, i cui contenuti siano il più possibile aderenti alla domanda del momento degli alunni e agli argomenti trattati in classe sotto la guida dell’insegnante. In particolare nel 2° e 3° anno vengono esercitati dettati e riassunti orali tratti da racconti tematici e vengono svolti i primi scritti.
Nel 4° e 5° anno viene sviluppata la sensibilità per la bellezza del linguaggio. Vengono svolti componimenti descrittivi, riassunti scritti e dettati.
Nel 6° e 7° anno avviene il passaggio dalla bellezza alla potenza della parola parlata, mediante esercizi di fluidità, articolazione ed espressività. I componimenti scritti sono più articolati e di genere vario, ad esempio lettere, poesie, racconti nei quali possa venir esercitata la facoltà della fantasia.
Nell’8° anno, di orientamento, si opera una personalizzazione del linguaggio attraverso esercizi di stile di svariato genere e l’approfondimento delle forme retoriche.
I componimenti ora sono strutturati per accogliere contenuti più complessi e stili diversificati.
Viene sviluppata la capacità di esprimere le proprie opinioni sia in forma scritta sia orale, possibilmente in contesti diversi, al fine di sviluppare una certa sensibilità stilistica.
Vengono esercitate la comprensione, l’interpretazione e l’elaborazione autonoma di testi provenienti da fonti diverse.
Notevole importanza rivestono il racconto e la lettura di testi.
Ogni anno scolastico ha un filo conduttore: il primo anno la fiaba, il secondo ed il terzo favole riguardanti il mondo degli animali, le leggende dei santi e quelle dell’Antico
Testamento, il quarto ed il quinto sono dedicati ai miti ed ai racconti dei popoli antichi ed all’epica greca.
Nel corso del sesto e settimo anno si passa dal racconto alla letteratura, partendo dall’epica latina e giungendo alle origini della lingua italiana.
Viene inoltre proposta la letteratura poetica e narrativa dal 1200 alla fine del 1700, dando particolare rilievo alle biografie degli autori.
Nell’ultimo anno viene affrontata la metrica poetica ed in letteratura vengono elaborati la poesia, la narrativa, il teatro dal primo ‘800 alla metà del ‘900.
Al termine del percorso lo studente si è largamente cimentato nell’esercizio dell’attività linguistica orale e scritta.
Va tenuto conto che in ogni caso la formazione linguistica rimane notevolmente soggetta all’influenza dell’ambiente socioculturale in cui vive l’alunno e alle sue predisposizioni.
Storia
Nei primi anni di scuola i bambini vengono gradualmente introdotti alla Storia.
Inizialmente, il contenuto narrativo delle lezioni fornisce loro, attraverso fiabe e racconti, immagini archetipiche delle relazioni, dei percorsi di vita, delle sfide e delle ricerche dell’uomo. Nelle prime classi, inoltre, la celebrazione delle feste dell’anno è un elemento importante per la comprensione dello scorrere del tempo e il senso del futuro.
Si presentano ai bambini il ciclo delle stagioni e i grandi cicli della vita e della morte nella natura.
In questo contesto si portano a conoscenza le forme tradizionali dei rapporti economici (l’agricoltura, la pesca, la costruzione di case e i mestieri artigianali).
Nella terza classe, attraverso le leggende dell’Antico Testamento, gli allievi sperimentano, tra altre cose, la lotta di un popolo per la propria identità nazionale in una società arcaica e incontrano le strutture politiche di civiltà antiche come quelle d’Egitto o di Babilonia.
Tutto ciò viene presentato attraverso la narrazione di biografie, miti e leggende.
Prima che siano in grado di afferrare il concetto astratto del tempo lineare, i bambini difficilmente riescono a leggere la progressione storica.
Nel fanciullo di quarta classe il sentimento della propria identità trova rispondenza nelle immagini della mitologia nordica, soprattutto nella saga di Sigfrido.
Successivamente vengono proposte la mitologia dei popoli indiano, di quello persiano e delle civiltà mesopotamiche.
In quinta classe iniziano le lezioni di Storia vera e propria.
Si cominciano gradualmente a presentare ambienti spaziali e temporali diversi da quelli che i bambini conoscono. Da qui fino alla fine del ciclo di base si fa un completo excursus degli avvenimenti storici. Si presentano le antiche civiltà, tra esse la sumero-babilonese, l’egizia, la cretese-minoica, la fenicia e, soprattutto, la greca.
A questo riguardo rivestono un’importanza fondamentale le Olimpiadi, che rappresentano un importante momento di unione e condivisione con altre scuole e permettono ai bambini di immergersi interiormente nello spirito dell’epoca studiata.
In sesta classe, nella prima parte dell’anno scolastico, si approfondisce la storia di Roma repubblicana ed imperiale.
In settima classe ci si immerge nell’epoca medioevale, giungendo alle crociate.
Si prosegue poi con l’epoca dell’Umanesimo e del Rinascimento, la nascita delle nazioni, le guerre di religione, la rivoluzione scientifica, le rivoluzioni americana e francese e l’ascesa di Napoleone.
L’ottava classe approfondisce i secoli XIX e XX, quindi l’epoca risorgimentale, la rivoluzione industriale ed il sorgere del capitalismo, del colonialismo e dell’imperialismo, la Prima Guerra Mondiale, la Rivoluzione Sovietica, il sorgere e l’affermarsi del Fascismo e del Nazismo, la Seconda Guerra Mondiale, la formazione dei blocchi orientale ed occidentale, i nuovi e più recenti scenari internazionali.
Questo percorso conferisce agli alunni la sensazione che essere uomini significa evolversi, che l’idea di Umanità comprende l’intera varietà dei popoli, che hanno avuto tutti un ruolo nel processo storico.
Nel corso di questi quattro anni (quinta-ottava) è molto importante che l’accento cada anche sulla storia economica e culturale.
Nelle classi quinta e sesta gli avvenimenti storici vengono presentati usando anche il racconto biografico per dare vivezza d’immagine e di contenuto.
Nelle ultime classi del ciclo l’interesse degli alunni viene indirizzato verso quegli aspetti della storia moderna e contemporanea che si possono esporre tramite la descrizione delle condizioni di vita, le motivazioni, le cause, gli effetti e le conseguenze.
Avviene una transizione dalla descrizione della Storia in immagini e racconti verso un modo di descrivere più causale e razionale, che è conforme allo sviluppo dei ragazzi. Gli allievi scoprono così che nel passato si sono verificati degli eventi che hanno conseguenze per il presente e che ciò che accade adesso avrà riflessi nel futuro.
Geografia
Prima di iniziare la scuola, e ancora nel corso delle prime due classi, il bambino ha una coscienza piuttosto sognante del mondo nel suo insieme, vivendo ancora in simbiosi con esso.
Solo gradualmente egli acquisisce consapevolezza dei rapporti spazio-temporali.
Nei primi anni di scuola si tenderà quindi a risvegliare nel bambino l’interesse per l’ambiente in cui vive presentando piante, animali, pietre, monti, fiumi, prati- tutte cose che gli sono già note- non con descrizioni astratte, ma attraverso racconti ricchi di immagini, in cui vengono ad espressione le qualità e le caratteristiche salienti degli esseri della natura.
Questi racconti costituiscono la base per le lezioni di Geografia degli anni futuri e contribuiscono a sviluppare nel bambino un intimo legame con il suo ambiente.
Ciò viene rafforzato anche attraverso la pratica regolare di passeggiate in natura nelle immediate vicinanze della scuola, durante le quali gli allievi possano sia cogliere direttamente il paesaggio nella sua peculiare morfologia sia vivere l’avvicendarsi delle stagioni.
Dopo il nono anno il rapporto con il mondo viene coltivato presentando i mestieri che fanno parte della storia dell’uomo.
Le descrizioni sono completate, quando e dove possibile, da attività pratiche, quali la coltivazione della terra, la lavorazione dei cereali, la costruzione di una casetta, il giardinaggio.
In questo modo si aiutano i bambini ad entrare in un rapporto di collaborazione con la natura, andando oltre una conoscenza di tipo puramente intellettuale.
Si dà loro così la possibilità di coltivare i sentimenti reali per il mondo naturale, sentimenti che porteranno sempre all’attività e ad un rapporto responsabile degli esseri umani con la natura.
Dopo una prima introduzione sistematica in terza classe degli elementi di base dell’orientamento geografico (fenomeni atmosferici, stagionali e ambientali), in quarta classe iniziano le lezioni di Geografia vera e propria.
Alla base dell’insegnamento della Geografia sta il concetto della Terra come insieme morfologico e fisico, ovvero della Terra come un organismo vivente.
Questo significa che occorre avere coscienza sia della relazione tra le singole parti dell’insieme, sia dell’insieme come un ente che si sviluppa.
Ciò evidenzia l’importanza della geografia climatica in cui è facile osservare le parti come aspetti di un intero sistema climatico del pianeta.
Gli allievi imparano a comprendere il mondo come uno spazio naturale con particolari ritmi di vita, che possono anche cambiare attraverso l’attività economica e culturale. Si gettano così i primi semi di una coscienza ecologica.
Inoltre la Geografia deve contenere un elemento estetico, nel senso che le descrizioni della natura devono essere chiare, ben definite e scientificamente esatte, senza però perdere la vivacità della forza d’immaginazione.
In quarta classe si studia la geografia locale. Partendo dai diretti dintorni della scuola, lo studio si amplia fino al centro della località in cui si vive, tenendo conto dell’economia e delle infrastrutture.
Si costruisce così nell’allievo un senso di appartenenza sociale e locale.
Successivamente si prosegue volgendo lo sguardo ad aree più ampie, passando dalla geografia della propria regione a quelle dell’Italia, per giungere, in sesta classe, all’Europa, vista sia nel suo elemento unitario sia nella varietà delle nazioni e dei popoli che la compongono.
Dall’età di dodici anni in avanti la Geografia diventa globale; il modo in cui le differenti culture nascono come risultato di un particolare contesto geografico offre agli allievi un esempio di individualizzazione a livello culturale, in un momento in cui essi diventano sempre più consapevoli di possedere una propria identità culturale.
Si fanno rifluire nelle lezioni di Geografia nozioni di Storia: in settima classe, in particolare, si tratta il periodo delle grandi scoperte geografiche, che comprende pure il passaggio dall’immagine del mondo tolemaica a quella copernicana.
Ciò mostra ai ragazzi che la visione del mondo e del cosmo attuale è frutto di vari sviluppi e non rappresenta un sistema assoluto e definitivo.
Perché le diverse caratteristiche dei popoli e le diverse competenze culturali non restino per gli allievi qualcosa di astratto, si cerca di far lavorare i ragazzi in maniera artistica nello stile delle culture delle aree geografiche studiate.
Cittadinanza e costituzione
Nel corso degli otto anni del primo ciclo, il Piano di studi della scuola Steiner-Waldorf offre molte occasioni per sviluppare i temi legati a questa disciplina. Inoltre il contesto associativo che caratterizza l’organizzazione della comunità scolastica facilita esperienze di vita sociale basata sul volontariato e improntata a valori quali la collaborazione, il reciproco rispetto, la solidarietà.
Nei primi anni di scuola riveste grande importanza il processo di formazione della comunità di classe.
A tal fine vengono proposte esperienze tramite le quali i bambini imparano a collaborare con i compagni, con i genitori, con gli insegnanti e con gli altri adulti.
Durante gli anni centrali del ciclo, i fanciulli hanno l’opportunità di avvicinarsi in modo consapevole agli ambienti naturali e all’azione esercitata su di essi dall’uomo mediante il suo lavoro.
Occasioni come eventi sportivi tra diverse scuole, uscite didattiche e gite permettono agli alunni di sperimentarsi in dinamiche sociali più ampie.
La preparazione di una recita di classe fornisce l’occasione per un intenso lavoro di progettazione, elaborazione e realizzazione.
La cura del tessuto sociale si concretizza nell’organizzazione di feste e altri eventi aperti alla partecipazione di tutta la comunità locale e vede coinvolti attivamente accanto agli adulti anche gli alunni.
In ottava classe tale disciplina viene sviluppata anche dal punto di vista teorico con accenni alla costituzione e alle diverse forme di governo.