Ho scelto la Scuola Waldorf perchè…


genitori e figli

Prima di iscrivere mia figlia alla scuola Waldorf ho frequentato alcune conferenze che vengono svolte alla sera per approfondire la mia conoscenza della pedagogia proposta.

Mi ricordo, in particolare, una serata ove veniva presentato il programma Waldorf per gli otto anni di scuola, dagli stessi maestri della scuola. Che grande opportunità, sia di conoscere le persone che avrebbero potuto relazionarsi con mia figlia, che all’epoca aveva due anni, sia la modalità e la pedagogia che era alla base di questo percorso.

Mi ricordo che mi sentivo a casa. Si, i maestri mi sono piaciuti tantissimo, nelle loro parole traspariva la cura, l’attenzione e l’amore che mettevano in quello che facevano, nell’insegnamento e nell’approccio al bambino, e dall’altra mi era sempre più chiaro il perchè avrei iscritto mia figlia in quella scuola: la libertà di crescere come individuo unico e autentico, capace di conoscere e comprendere se stesso, accettandosi come individuo con le sue potenzialità e anche difficoltà.

E questa cura e attenzione la ritrovo ogni giorno quando lascio mia figlia ogni mattina alla maestra dell’asilo che la accoglie con calore e gioia. Sono contenta di questa scelta, perchè vedo in mia figlia l’entusiasmo alla mattina nel prepararsi per andare a giocare con i suoi amici, per l’unità e l’amore che si è creata tra i bambini che crescono costruendo la loro identità in una comunità basata sulla solidarietà; altro tema molto forte in questa scuola; anche io stessa come genitore ho trovato nuovi amici, voglia di aiutarsi nel rispetto di ciò che ognuno è, vuole e può dare.”

Sabina Santinello – genitore bambina asilo Waldorf Padova


 

“Più che una scuola abbiamo scelto una dimensione. Frequentavamo già da qualche anno la scuola Waldorf, durante quelle occasioni speciali, quali il Bazar di Natale o la Festa di Primavera, in cui la scuola si prepara e offre a tutti la bella possibilità di venire a contatto con le persone, le attività, i laboratori e le creazioni che nascono e prendono forma all’interno, durante gli anni scolastici.

Ci è sembrato il posto giusto dove poter far crescere nostra figlia, dove poterla far sentire a casa anche senza la nostra presenza. Nella nostra esperienza, vissuta mattina dopo mattina, l’accoglienza in asilo infatti è un momento in cui il genitore non vive il distacco dal proprio bambino ma anzi lo vede entrare in una dimensione particolare, dove gli è data la possibilità di sperimentare nuove esperienze vitali, necessarie alla sua graduale ed armoniosa crescita.

La cura e l’attenta preparazione dei maestri della scuola si sente a pelle, si percepisce guardandoli, osservando i loro occhi attenti quando seguono il bambino che viene lasciato sperimentare e far nascere in sé le capacità e le forze per conoscere e amare le materie e le esperienze che questa speciale scuola gli porta incontro.

Gli insegnamenti e i principi, non solo pedagogici, della scuola Waldorf sono una risorsa preziosa sia per i nostri figli, che per noi genitori che abbiamo di nuovo l’occasione di ripercorrere con loro le prime tappe importanti della vita, cogliendone così nuove sfumature e possibilità.”

Elisa Zangirolami – genitore bambina asilo Waldorf Padova


 

“Ho scelto l’asilo Waldorf per sentirmi partecipe, responsabile e consapevole nel crescere un piccolo essere umano ponendo delle radici sane, mentre continuo a curare le mie. Ho scelto la scuola Waldorf per dare a mio figlio un luogo in cui possa essere accompagnato nella sua crescita, con degli insegnanti che proteggano e coltivino le sue capacità mentre lo aiutano a migliorare quelle non ancora sviluppate.”

Giampaolo Chiello – genitore di 2 figli in asilo e scuola Waldorf Padova


 

“Credo che la libertà e l’autoconsapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri talenti sia alla base dell’educazione del bambino. Libertà come capacità di agire nel mondo e relazionarsi nel rispetto di se stessi e degli altri.

La scuola Waldorf permette il raggiungimento di questi obbiettivi perchè costruita intorno alle esigenze peculiare dei bambini, e non degli adulti. Momenti di gioco guidato, fantastici laboratori creativi, attività a stretto contatto con la natura, insegnanti amici…: la Scuola con la S maiuscola!

Ho sempre mal digerito il fatto che la scuola tradizionale ostacolasse, invece di agevolare, la crescita personale dell’individuo basandosi sull’apprendimento mnemonico, i compiti, il voto e soprattutto la paura (delle note del maestro, di essere bocciati, di non essere all’altezza, di non poter esprimere ciò che si ha dentro…) e non sullo stimolo delle doti creative e dei talenti che ognuno di noi ha.

Ho sempre pensato che il bambino dovesse andare a scuola sorridente e gioioso, desideroso di poter vivere e apprendere come se fosse una cosa naturale e non un obbligo. Per conquistare quella Libertà che mette il bambino al centro dell’azione per farlo diventare attore ed artefice del suo futuro. Della sua vita.

E ho scoperto poi quanto questa scuola fosse utile anche per la mia crescita personale e per i genitori. Una luce di benessere e di valore che raramente mi è capitato di trovare”.

Andrea Cappello – genitore bambino scuola Waldorf Padova


 

“Siamo arrivati a questa scuola senza una vera consapevolezza di quello a cui andavamo incontro, ma poiché nulla accade per caso, siamo giunti dove dovevamo giungere, nel momento giusto per lei e per noi.

Progressivamente ci siamo avvicinati a conoscere la pedagogia steineriana, approfondendola con la lettura e sperimentandola prima di tutto come genitori. Abbiamo riscontrato la delicatezza e allo stesso tempo la sicurezza con la quale questa pedagogia educa e accompagna.

Dare basi solide alla personalità di un “piccolo uomo” significa prima di tutto comprendere davvero “chi” è, quali sue parti si sviluppano nelle diverse fasi della sua vita, quali messaggi gli portano benessere. Le esigenze di un bambino non sono quelle di un adulto, e il principio steineriano “commisura” ogni azione all’età e allo stadio al quale egli si trova nella propria evoluzione individuale. Ci piace molto il principio per cui a nostra figlia non vengono “impartite” delle conoscenze, ma vengono fatte crescere dentro di lei, stimolando la sua curiosità, facendola stare nel piacere di apprendere.

La pedagogia steineriana ci sembra un sistema “completo” e “sano”, un sistema che non nasce dal caso, ma da una attenta indagine e conoscenza dell’uomo. E soprattutto la conferma della bontà della nostra scelta viene da nostra figlia stessa, da come la vediamo crescere, dalla voglia di apprendere che manifesta, dal piacere che dimostra nel frequentare questa scuola.”

Nicola Cardi – genitore bambina scuola Waldorf Padova


 

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